lunedì 13 ottobre 2008

Susan George e Saskia Sassen su crisi finanziaria

Molto si è detto e argomentato sulle radici della crisi finanziaria che sta scuotendo il mondo. Molto si è commentato sulle ricadute possibili dei massicci interventi pubblici a tutela delle banche sull'orlo del crack. Certamente poco si è discusso - per lo meno in ambienti "ufficiali" - sul come cogliere questa occasione per ripensare le politiche economiche, per rielaborare una modalità di intervento pubblico nell'economia che lungi dal tutelare gli interessi di chi ha contribuito alla crisi attuale, possa gettare le basi per un nuovo Deal, fondato sulla sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. Certamente la decisione di attribuire a Paul Krugman il premio Nobel per l'Economia può essere un segnale della necessità di riscoprire i fondamenti della teoria keynesiana, rielaborata senz'altro secondo i parametri irrinunciabili della giustizia ecologica.
Vi propongo al riguardo due testi, uno di Susan George, (il suo intervento allo Schumacher College) e l'altro di Saskia Sassen, tratti rispettivamente dal sito del
Transnational Institute e di OpenDemocracy
Buona lettura


ps. ho appena finito di leggere tre libri molto interessanti, uno di Jacques Attali,
"Breve Storia del Futuro", l'altro di Piero Zanini : " Significati del Confine, i limiti naturali, storici, mentali", l'altro ancora già citato in precedenza nel blog "Infinitely Demanding, Ethics of Commitment, Politics of Resistance" di Simon Critchley . Nei prossimi giorni proverò a pubblicare alcuni commenti.

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