sabato 16 agosto 2014

Il regalino di Angelino

Alfano a Ferragosto ci dà la buona novella. Ecco una delle priorità della presidenza italiana della UE, rilanciare Frontex al posto di Mare Nostrum. Vero è che la questione dei flussi migratori nel Mediteraneo è cosa che va affrontata a livello comunitario. Ma Il signor ministro però non ci spiega a quanti di coloro che sono stati salvati da Mare Nostrum è stato poi riconosciuto lo status di rifugiato o richiedente asilo, visto che la maggior parte provengono da paesi i cui regimi mettono a rischio la loro stessa sopravvivenza. Quanti vengono poi rimandati ai paesi di origine? Eppoi mr ministro si dovrà fare in modo che Frontex venga radicalmente rivista, per diventare non una barriera "paramilitare" ma un'operazione di accompagnamento sicuro e un corridoio umanitario che permetta agli esseri umani di attraversare in sicurezza il Mediterraneo. E di esercitare il proprio diritto alla mobilità. E che oltre alla chiusura dei CIE, si metta mano alla Bossi-Fini una volta per tutte abolendola, in favore di un'approccio che metta al centro la dignità ed i diritti delle persone e non la paranoia securitaria. E si riconosca il diritto alla giustizia per le familiari delle migliaia di "desaparecidos" in mare, molti dei quali sono ancora senza nome. Il resto sono chiacchiere, o peggio ancora una cortina dietro la quale nascondere la verità, fatta di più respingimenti.

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