Allora, una cosa non capisco. tutta sta retorica contro la casta, che i
parlamentari devono lavorare, che sono lontani dalla quotidianità, non
comprendono la realtà dei cittadini comuni. E' vero, per averlo
sperimentato per ben sette anni, ll rischio di vivere in una bolla è
alto, l'urgenza di tenere i piedi ben saldi nella realtà pure. Io ho
avuto due fortune. Una quella di avere come riferimento una rete di
movimenti e società civile che mi indicavano la direzione. Ed una rete
di "amazzoni", già di donne, amiche, compagne, la mia compagna, le
donne della mia famiglia, attiviste che a volte anche bruscamente
decomponevano ogni possibile incrostazione "istituzionale", e mi
tiravano fuori da quella bolla. Oggi il piano di Renzi per far
rispettare il suo ruolino di marcia e mettere al lavoro i parlamentari 5
giorni a settimana h24 mi pare un ulteriore attacco all'autonomia del
Parlamento, e paradossalmente , chiudendo gli eletti e le elette in una
campana di vetro, accessibile solo a pochi, preferibilmente alle lobby
di turno li fa tornare ad essere "casta". Il Parlamento ed il
parlamentare diventerebbero così entità a sé stante, ai suoi servizi. I
parlamentari in quanto rappresentanti del popolo devono avere tempo,
energie e risorse per incontrare il popolo, dialogare, toccare con mano,
creare relazioni essere presenti nei luoghi di conflitto,
contraddizione e ingiustizia. Questo è il modo per restituire senso alla
politica ed alla rappresentanza
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