Di fronte alla tragedia di migliaia e migliaia di persone, esseri umani
che cercano miglior vita nel "Vecchio continente", fuggendo da guerra e
persecuzioni oggi non bastano più le parole. Mancano le parole, e non è
solo una questione semantica o lessicale. Spesso si cerca di soppiantare
questa mancanza usando immagini, che lasciano senza parole, e tolgono
l'ultima parola a chi in quelle immagini è raffigurato. Si sono usate
parole, fiumi di parole, un oceano di parole, evocando tragedie immani
del passato, bollando popoli o paesi interi come proseguitori di quella
tragedia, popoli che oggi aprono le porte delle loro case, si mettono a
disposizione. Oltre quello che dicono o fanno governi ed istituzioni. E
poi ci sono quelle istituzioni che provano ad andare oltre, a curare e
proteggere il "comune", ossia il diritto alla dignità di tutte le
persone, che dovrebbe essere l'elemento che "accomuna" chi è da questa
parte e chi arriva dalle altre parti. L'esempio di Barcellona, ma non
solo, dell'Islanda, dei cittadini e cittadine di Vienna e della
Germania, le mobilitazioni, il mutuo soccorso praticato anche da noi
sono la prova che esiste una via. Ecco, credo che oggi dobbiamo essere
noi, esseri umani, cittadini e cittadine del mondo a prenderci carico.
Concretamente, proponendo agli amministratori locali di seguire
l'esempio di Barcellona e di altre città spagnole. Gettare il ponte di
una "fratellanza" mediterranea, una rete di città aperte, magari a
partire da Roma. Eppoi a quei governi ed a quelle istituzioni che oggi
sembra siano decise ad aprire gli occhi su un dramma annunciato da anni,
chiedere conto, delle proprie corresponsabilità, errori, mancanze,
reati e violazioni dei diritti dell'uomo. e crimini di lesa umanità
Attraverso il sostegno ad una sessione straordinaria del Tribunale
Permanente dei Popoli sui nuovi desaparecidos. Un processo che viene dal
basso, e che vedrà le "vittime" nel ruolo centrale di protagonisti e
protagoniste. Ecco questo forse è il modo oggi, oltre le parole, le
sigle, le appartenenze, i partiti, i governi e le istituzioni.
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