Sciopero generale nelle fabbriche convocato dai sindacati di sinistra ecuadoriani in sostegno al 'paro' dei movimenti sociali ed indigeni. Dopo una forte repressione in varie zone del paese. Utilizzando il pretesto dello stato di emergenza decretato per la possibile eruzione del vulcano Cotopaxi esercito e polizia stanno presidiando zone dove la mobilitazione indigena e' stata piu' forte tra cui Morona Santiago e Loja dove decine di indigeni Saraguro sono stati arrestati. Un'altra manifestazione e' convocata a Quito per oggi. Ed attenzione ad un dettaglio non di poco conto: a differenza delle destre che tentano di cavalcare senza successo la mobilitazione popolare nel paese, qua non si chiede la destituzione di Correa, ma la convocazione di una consulta popular sulle proposte di emendamendo alla Costituzione, tra cui la possibilita' di rielezione indefinita del presidente o le leggi sulla privatizzazione di terra ed acqua strumentali agli interessi dell'agribusiness che ha spinto per la firma del trattato di libero scambio tra Ecuador ed Unione Europea. Questa e' rivolta del lusso o mobilitazione golpista come accusa il governo? Chiedono quello che chiediamo anche noi qua , no alla privatizzazione dei beni comuni no ad una svolta autoritaria imposta a colpi di maggioranza in Parlamento, no allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, si al rispetto dei diritti dei lavoratori.
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