Lo scorso weekend si è tenuto a Barcellona il congresso dell'Iniziativa Verde Catalogna, un partito ecosocialista con il quale SEL intrattiene da anni una relazione proficua di scambio ed elaborazione comune.
In apertura dei lavori del Congresso è stato chiesto agli ospiti stranieri delegati di partiti amici di intervenire con un breve discorso di saluto.
Oltre a SEL, erano presenti rappresentanti del Frente Amplio dell'Uruguay, Partido Dos Trabalhadores del Brasile, Alianza Pais dell'Ecuador, Syriza della Grecia e dei Verdi Europei e Verdi tedeschi. IVC ha aderito ai Verdi Europei ma intende mantenere relazioni di scambio ed amicizia con partiti quali SEL che invece inizieranno il processo di adesione al PSE, e Syriza che aderisce al gruppo della Sinistra Europea.
Quello che segue è il testo dell'intervento che ho fatto a nome di Sinistra Ecologia e Libertà.
“E'
un gran piacere per me salutarvi oggi a nome di Sinistra Ecologia e
Libertà. Nel corso degli ultimi anni abbiamo sviluppato una forte
relazione fondata sullo scambio reciproco e sulla solidarietà
cosìccome su analisi, proposte e sfide comuni.
Ci
unisce un'intepretazione della crisi attuale, una crisi di sistema,
economica, finanziaria, ed ambientale complessa che richiede
soluzioni innovative e radicali.
Ci
unisce l'urgenza di affrontare le cause ma anche le ricadute nefaste
della crisi, del predomonio del modello neoliberista ancor più
degenerato nella finanziarizzazione di tutti gli aspetti
dell'economia e della vita, della precarizzazione del lavoro e della
vita.
Ci unisce il rifiuto della privatizzazione dei beni comuni,
dall'acqua, alla cultura, alla casa, alla salute, alla natura.
Ci
unisce l'urgenza di articolare una proposta politica ancorata alla
giustizia sociale, la dignità, la giustizia ambientale come uniche
chiavi per la ricostruzione di società giuste, libere, e capaci di
futuro.
Noi in Italia stiamo vivendo una fase complessa, e non solo
per gli
effetti delle politiche di austerità del Fiscal
Compact e della sua fedele e radicale applicazione.
Stiamo
nel mezzo di una crisi storica, della rappresentanza, della
legittimità e credibilità della politica, una crisi della
democrazia nella quale l'avanzata di forze quali il Movimento 5
Stelle è sintomo dell'inesistenza della politica in quanto processo
continuo di costruzione critica di uno spazio pubblico. Lo spettacolo
triste delle elezioni del presidente della Repubblica lo dimostrano
con forza.
Però
se è vero che viviamo in quello che Gramsci chiamava “interregnum”
il passaggio da un modello all'altro, allora è vero che dalla crisi
possono nascere opportunità.
In
questo senso noi di SEL stiamo perseguendo contemporaneamente tre
obiettivi.
Il
primo è quello di costruire un soggetto di sinistra, forte nelle sue
proposte ma realista e concreto nella sua azione politica volta ad
incidere nelle condizoni materiali di vita delle persone.
Il
secondo è quello di elaborare una cultura politica nuova che sia il
risultato della convergenza e coabitazione feconda tra le culture
delle sinistre, da quella socialista, a quella ecologista e quella
libertaria.
Il
terzo è di fare iniziativa politica, assieme a movimenti sociali e
sindacali nel rispetto delle rispettive autonomie.
In politica
internazionale abbiamo elaborato tre pilastri programmatici; pace e
nonviolenza, solidarietà internazionale, e Stati Uniti d'Europa.
I
tre pilastri sono intimamente connessi e rappresentano un cambio di
paradigma nelle relazioni tra popoli e paesi, fondato sui diritti
umani ed il diritto internazionale, la nonviolenza ed il disarmo
nucleare e convenzionale, il taglio alle spese militari la
rielaborazione della cooperazione onternazionale secondo i principi
del debito ecologico e storico ed il partenariato tra i popoli.
La
nostra Europa è un'Europa federale, l'utopia concreta di Altiero
Spinelli, un'Europa sociale piuttosto che fiscale, dei diritti
civili, sociali culturali, economici ed ambientali per tutti e tutte,
uno spazio di cittadinanza universale per i migranti e le seconde
generazioni.
Un progetto di conversione ecologica dell'economia
come suggerito anni or sono da uno dei nostri padri politici e
culturali, Alex Langer.
Era
di Langer anche la proposta di costruire una fratellanza
mediterranea, e credo che questa debba essere la prospettiva che ci
potrà aiutare a costruire processi e piani comuni che possano anche
ispirarsi alle proposte ed iniziative lanciate nell'ultimo Forum
Sociale Mondiale di Tunisi e che verranno dal prossimo AlterSummit
che si terrà ad Atene a giugno.
Il
Mediterraneo dovrà essere un mare aperto, di relazioni giuste e nn
un mare di morte, un cimitero di migranti.
Potrebbe
essere uno spazio di confronto tra forze politiche e sociali nel Sud
dell'Europa, che propongono alternative alle politiche neoliberiste,
e del Nord del Maghreb che sta tentando di articolare nuove forme e
pratiche politiche.
Insomma,
per concludere, molte saranno le occasioni di lavoro e gli obiettivi
in comune, le opportunità di scambio e collaborazione tra noi, e per
questo che SEL guarda al vostro congresso con interesse come una
nuova tappa di lavoro comune, e vi augura successo nelle vostre
discussioni e decisioni.
“E'
un gran piacere per me salutarvi oggi a nome di Sinistra Ecologia e
Libertà. Nel corso degli ultimi anni abbiamo sviluppato una forte
relazione fondata sullo scambio reciproco e sulla solidarietà
cosìccome su analisi, proposte e sfide comuni.
Ci
unisce un'intepretazione della crisi attuale, una crisi di sistema,
economica, finanziaria, ed ambientale complessa che richiede
soluzioni innovative e radicali.
Ci
unisce l'urgenza di affrontare le cause ma anche le ricadute nefaste
della crisi, del predomonio del modello neoliberista ancor più
degenerato nella finanziarizzazione di tutti gli aspetti
dell'economia e della vita, della precarizzazione del lavoro e della
vita.
Ci unisce il rifiuto della privatizzazione dei beni comuni,
dall'acqua, alla cultura, alla casa, alla salute, alla natura.
Ci
unisce l'urgenza di articolare una proposta politica ancorata alla
giustizia sociale, la dignità, la giustizia ambientale come uniche
chiavi per la ricostruzione di società giuste, libere, e capaci di
futuro.
Noi in Italia stiamo vivendo una fase complessa, e non solo
per gli
effetti delle politiche di austerità del Fiscal
Compact e della sua fedele e radicale applicazione.
Stiamo
nel mezzo di una crisi storica, della rappresentanza, della
legittimità e credibilità della politica, una crisi della
democrazia nella quale l'avanzata di forze quali il Movimento 5
Stelle è sintomo dell'inesistenza della politica in quanto processo
continuo di costruzione critica di uno spazio pubblico. Lo spettacolo
triste delle elezioni del presidente della Repubblica lo dimostrano
con forza.
Però
se è vero che viviamo in quello che Gramsci chiamava “interregnum”
il passaggio da un modello all'altro, allora è vero che dalla crisi
possono nascere opportunità.
In
questo senso noi di SEL stiamo perseguendo contemporaneamente tre
obiettivi.
Il
primo è quello di costruire un soggetto di sinistra, forte nelle sue
proposte ma realista e concreto nella sua azione politica volta ad
incidere nelle condizoni materiali di vita delle persone.
Il
secondo è quello di elaborare una cultura politica nuova che sia il
risultato della convergenza e coabitazione feconda tra le culture
delle sinistre, da quella socialista, a quella ecologista e quella
libertaria.
Il
terzo è di fare iniziativa politica, assieme a movimenti sociali e
sindacali nel rispetto delle rispettive autonomie.
In politica
internazionale abbiamo elaborato tre pilastri programmatici; pace e
nonviolenza, solidarietà internazionale, e Stati Uniti d'Europa.
I
tre pilastri sono intimamente connessi e rappresentano un cambio di
paradigma nelle relazioni tra popoli e paesi, fondato sui diritti
umani ed il diritto internazionale, la nonviolenza ed il disarmo
nucleare e convenzionale, il taglio alle spese militari la
rielaborazione della cooperazione onternazionale secondo i principi
del debito ecologico e storico ed il partenariato tra i popoli.
La
nostra Europa è un'Europa federale, l'utopia concreta di Altiero
Spinelli, un'Europa sociale piuttosto che fiscale, dei diritti
civili, sociali culturali, economici ed ambientali per tutti e tutte,
uno spazio di cittadinanza universale per i migranti e le seconde
generazioni.
Un progetto di conversione ecologica dell'economia
come suggerito anni or sono da uno dei nostri padri politici e
culturali, Alex Langer.
Era
di Langer anche la proposta di costruire una fratellanza
mediterranea, e credo che questa debba essere la prospettiva che ci
potrà aiutare a costruire processi e piani comuni che possano anche
ispirarsi alle proposte ed iniziative lanciate nell'ultimo Forum
Sociale Mondiale di Tunisi e che verranno dal prossimo AlterSummit
che si terrà ad Atene a giugno.
Il
Mediterraneo dovrà essere un mare aperto, di relazioni giuste e nn
un mare di morte, un cimitero di migranti.
Potrebbe
essere uno spazio di confronto tra forze politiche e sociali nel Sud
dell'Europa, che propongono alternative alle politiche neoliberiste,
e del Nord del Maghreb che sta tentando di articolare nuove forme e
pratiche politiche.
Insomma,
per concludere, molte saranno le occasioni di lavoro e gli obiettivi
in comune, le opportunità di scambio e collaborazione tra noi, e per
questo che SEL guarda al vostro congresso con interesse come una
nuova tappa di lavoro comune, e vi augura successo nelle vostre
discussioni e decisioni.
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