80 anni di galera per Efraim Rios Montt. Condannato per le sue responsabilità per il genocidio dei Maya in Guatemala. Andai in Guatemala nel 1990, in un viaggio tra le zone dove era ancora attiva la guerriglia. Per un pelo scampammo ad un assalto armato ad un convoglio militare nella zona di Atitlan. Ricordo il nome di Rios Montt vergato su un muro come candidato di allora alla presidenza, accanto all'immancabile insegna della Coca Cola. Un criminale che per decenni ha infestato la vita politica e pubblica del Guatemala. Ora, finalmente, un atto di giustizia, finalmente. Ora cessino immediatamente tutte le misure repressive e restrittive attualmente in atto in regioni indigene quali il Quiché. Il mio pensiero va ad una donna straordinaria conosciuta allora, quando ambedue lavoravamo con Greenpeace America Latina, Marcie Mersky, infaticabile attivista per i diritti umani, oltre 20 anni passati in Guatemala, anche nella commissione per la verità sui genocidi e con le Nazioni Unite. Ora Marcie è direttrice del International Center for Transitional Justice a New York. http://ictj.org/
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