La situazione in Medio Oriente, e Mediterraneo nel giro di tre giorni si è fatta davvero
incandescente: invio nella NATO nel mar Egeo, richiesta della Pinotti di
estendere la missione NATO "Active Endavour" alle coste libiche,
minaccia di intervento armato in Siria dell'Arabia Saudita, la Russia
che evoca la terza guerra mondiale, migliaia e migliaia di civili
siriani chiusi sotto assedio ad Aleppo. E forse è il caso di farsi
sentire. Anzitutto chiedendo la convocazione di una riunione
straordinaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sulla crisi
politica, sociale, umanitaria nel Medio Oriente e nel Mediterraneo,
visto che la diplomazia sta seguendo strade che certamente non si
possono definire multilaterali, anzi l'intervento della NATO nella crisi
migratoria e (come prospettato dal segretario della difesa USA Ash
Carter) nella coalizione contro l'ISIS, mette da parte l'ONU oltre che
l'Europa. E che da tale Assemblea esca un messaggio chiaro di un cessate
il fuoco in Siria (prospettato nella riunione di Monaco di ieri, ma di
assai difficile attuazione), della trasformazione delle missioni navali
NATO e UE (Euronavfor Med) in missioni a comando ONU, con obiettivo di
creazione di canali umanitari, un piano straordinario per l'assistenza
ai rifugiati e profughi, la convocazione di una "shura" o consiglio
nazionale di tutti i soggetti politici e sociali della Libia per
sbloccare l'impasse del piano Kobler."
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