venerdì 12 febbraio 2016

Fermiamo l'escalation nel Mediterraneo e Medio Oriente, si convochi l'Assemblea Generale ONU

 La situazione in Medio Oriente, e Mediterraneo nel giro di tre giorni si è fatta davvero incandescente: invio nella NATO nel mar Egeo, richiesta della Pinotti di estendere la missione NATO "Active Endavour" alle coste libiche, minaccia di intervento armato in Siria dell'Arabia Saudita, la Russia che evoca la terza guerra mondiale, migliaia e migliaia di civili siriani chiusi sotto assedio ad Aleppo. E forse è il caso di farsi sentire. Anzitutto chiedendo la convocazione di una riunione straordinaria dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sulla crisi politica, sociale, umanitaria nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, visto che la diplomazia sta seguendo strade che certamente non si possono definire multilaterali, anzi l'intervento della NATO nella crisi migratoria e (come prospettato dal segretario della difesa USA Ash Carter) nella coalizione contro l'ISIS, mette da parte l'ONU oltre che l'Europa. E che da tale Assemblea esca un messaggio chiaro di un cessate il fuoco in Siria (prospettato nella riunione di Monaco di ieri, ma di assai difficile attuazione), della trasformazione delle missioni navali NATO e UE (Euronavfor Med) in missioni a comando ONU, con obiettivo di creazione di canali umanitari, un piano straordinario per l'assistenza ai rifugiati e profughi, la convocazione di una "shura" o consiglio nazionale di tutti i soggetti politici e sociali della Libia per sbloccare l'impasse del piano Kobler."

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