venerdì 19 settembre 2014

Il diritto alla salute è sacrosanto, altro che rientro sul debito!

Tagliare le spese per la sanità ( o meglio per il diritto sacrosanto alla salute) e le pensioni per rientrare sul debito è un crimine contro l'umanità. Basti pensare alle denunce della prestigiosa rivista Lancet rispetto all'impatto dei piani di austerità sul sistema sanitario greco, italiano e spagnolo. Vale la pena di ricordare anche che qualche anno fa il Consiglio ONU sui Diritti Umani aveva adottato una risoluzione su debito e diritti umani che riconosceva chiaramente che i governi dovranno mettere al primo posto i diritti dei propri cittadini e cittadine rispetto agli interessi dei mercati e della finanza. Eppoi di recente l'Assemblea Generale delle NU ha adottato una risoluzione sul debito pubblico, nella quale si propone una procedura di arbitrato indipendente. Vero è che tale risoluzione si fonda principalmente sul caso dei fondi avvoltoio in Argentina, ma applicabile anche in altre circostanze. Allora signor Presidente del Consiglio ci pensi su bene prima di dare seguito alle raccomandazioni della signora Lagarde che andrebbero rimandate al mittente con forza e determinazione.

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