domenica 16 marzo 2008

Oltre il G8 per una nuova governance globale

Gennaio 2008
L’Italia ed il mondo non hanno bisogno di un altro G8!
Oltre il G8, per dare una risposta alle sfide del pianeta

Documento politico a cura di:
Antonio Tricarico, Francesco Martone, Alberto Zoratti, Giulio Marcon

Con ancora nei nostri cuori e nelle nostre menti i tragici fatti del G8 di Genova del 2001 ed i momenti difficili vissuti dal nostro paese e sulle cui responsabilità politiche nessuno ha avuto ancora il coraggio di fare chiarezza, l’Italia si appresta ad ospitare nel 2009 in Sardegna – in un luogo simbolico quale La Maddalena – un nuovo vertice dei paesi del G8. Il mondo cambia velocemente, con nuovi attori che si affacciano sulla scena mondiale, e soprattutto emergenze di portata planetaria che richiedono risposte immediate, innovative ed efficaci. ;Il G8, rappresentativo della triade che dalla fine degli anni ’70 ha dominato la politica internazionale e promosso la globalizzazione economica che oggi viviamo – ossia Stati Uniti, Unione Europea e Giappone – sembra quasi ignorare questi cambiamenti e cerca solamente di ricondurre nell’alveo della sua discussione ed operato i nuovi problemi da affrontare.

Nato per smussare i conflitti economici, finanziari e monetari tra le tre aree interessate, con il tempo il G8 è passato a occuparsi di questioni varie, non sempre e soltanto economiche, quali la lotta alla povertà ed il cambiamento climatico. Un modo per rimanere attuale e cercare di guidare processi che andavano ben oltre le capacità ed i ruoli dei paesi interessati. L’ingresso della Russia nel Club dei sette in realtà è stato più un sancire la vittoria del sistema occidentale su quello sovietico che una vera inclusione strategica del gigante russo, che per altro è sempre più in contrasto con le politiche occidentali e con il concetto stesso di rispetto dei diritti civili.

Ma soprattutto, gli incontri sono diventati un circo mediatico in cui i governi prendono impegni che poi non rispettano, delegittimando così ancor di più la credibilità degli otto paesi. Un gruppo di paesi che, per altro, collettivamente non ha mai avuto una legittimità al pari delle organizzazioni internazionali, dal momento che è nato informalmente come “club” per poi diventare uno spazio politico nevralgico per le relazioni internazionali negli ultimi tre decenni, che spesso ha delegittimato di fatto l’azione delle istituzioni del sistema Nazioni Unite.
Da notare, comunque, che anche quel presunto clima di dialogo e confronto informale tra gli otto “grandi” tanto decantato – ed ancora difeso dal presidente Prodi come valido e produttivo – è in realtà solo un mito superato da tempo.

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