mercoledì 5 novembre 2008

Il South Centre e le proposte di riforma delle istituzioni finanziarie internazionali

Il South Centre, think-tank internazionale che esprime le posizioni politiche dei G77, ha di recente pubblicato un comunicato nel quale delinea una serie di misure da intraprendere per costruire una Bretton Woods II efficace, efficiente e rappresentativa.
La prima: inclusività. Il dibattito non può essere relegato a consessi ristretti come i G8 o g20 ma deve svolgersi nell'ambito delle Nazioni Unite, facendo tesoro del processo che si innescherà all'indomani della Conferenza di Doha su Finanza per lo Sviluppo del novembre prossimo.
La seconda: intervenire per regolamentare la finanza globale attraverso meccanismi di supervisione e regolamentazione
La terza: un rilancio del Fondo Monetario Internazionale che dovrà recuperare la sua mission originaria creando sulla base dei Diritti Speciali di Prelievo una valuta globale di riserva. L'FMI poi dovrà essere il centro del coordinamento delle politiche finanziarie globali essendo maggiormente rappresentativo rispetto al G7. L'FMI dovrà poi essere in grado di esborsare rapidamente fondi di emergenza senza condizionalità rigide per mitigare squilibri nella bilancia dei pagamenti con l'estero o rapidi deflussi di capitali.
La quarta: un pacchetto di politiche macroeconomiche globali finanziato da un aumento dell'aiuto pubblico allo sviluppo
la quinta: una corte internazionale di arbitrato sul debito estero
La sesta: un rafforzamento del ruolo delle istituzioni finanziarie regionali, quali la Iniziativa di Chiang Mai o il Fondo di Riserva Latinoamericano, con il coordinamento del FMI.

Per il testo integrale www.southcentre.org

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