mercoledì 8 maggio 2013

Corno d'Africa e decolonizzazione - una sfida per la politica estera italiana


Abbiamo una responsabilità storica nei confronti del Corno d'Africa, del popolo eritreo, etiope e somalo. Ora la Somalia sembra lentamente e con grande difficoltà avviarsi verso un percorso di "pacificazione", ed in questo andrà sostenuta. Peccato che l'Italia abbia perso un'occasione per provare a resitituire questo debito verso il popolo somalo, scavalcata dal forte attivismo diplomatico ed economico della Gran Bretagna. Dopo la morte di Meles Zenawi in Etiopia e le notizie di tensioni all'interno dei corpi militari che sostengono Isaias Afeworki in Eritrea, tutta la regione è attraversata da un dinamismo che offre grandi opportunità. Male farebbe l'Italia a non cogliere quest'occasione. Non ne va semplicemente della necessità non più prorogabile di una presa di coscienza "postcoloniale" e di una decolonizzazione dello sguardo e dell'approccio verso l'Africa, Ne va della dignità di migliaia e migliaia di persone, uomini, donne, bambini che vivono - come nel caso dell'Eritrea in una prigione a cielo aperto. Ne va della libertà loro e dei loro cari, di quelli che rischiando la vita attraversando il deserto ed il mare sono ora qua da noi, spesso vivendo in condizioni estreme. Io credo che il nodo "coloniale" debba essere ripreso e sciolto una volta per tutte, per ricostruire codici di comportamento, e linguaggi rispettosi dell'altro, che bandiscano non solo nel vocabolario ma anche nelle pratiche, una cultura escludente, se non razzista. Basti pensare allo squallido armamentario di insulti e pochezza rivolto nei giorni scorsi verso il Ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge.
Ecco io credo che un partito, una forza politica di sinistra come Sinistra Ecologia e Libertà dovrà mettere nel suo DNA una forte visione postcoloniale, che restituisca dignità a coloro che finora vengon considerati subalterni, politicamente, economicamente o culturalmente nel nostro paese e fuori dai confini. Ed attraverso questi codici formulare la sua proposta di politica internazionale. 

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