sabato 19 ottobre 2013

Funerali di stato per le vittime della tragedia di Lampedusa? Propaganda pura


Così ci sarà un funerale di Stato - ora ridefinito  "cerimonia solenne" - per le vittime del naufragio di Lampedusa. Dietro quello che sembra essere un atto storico si cela invece la realtà. La realtà è che nessuno dei parenti delle vittime è stato messo in grado di partecipare, visti i tempi ristretti dell'annuncio. La realtà è che questa finirà per essere solo un'operazione mediatica per nascondere il fatto che piuttosto che impegnarsi per rivedere alla radice tutta la legislazione criminogena e liberticida che regola il tema dell'immigrazione nel paese, il governo stanza fondi e mezzi per blindare ulteriormente la frontiera sud La realtà che ci raccontano le associazioni di esuli, dell'opposizione democratica eritrea nel ostro paese è che con quella cerimonia, alla quale parteciperà l'ambasciatore eritreo in Italia, il regime di Isaias Afeworki potrà mostrare un volto "umano" e riabilitarsi. La realtà è che quelle centinaia di disperati fuggivano da quel regime, che considera l'emigrazione un reato, per il quale possono essere perseguite anche le famiglie che restano in patria. La realtà - e questo e gravissimo - è che quell'ambasciatore ed i suoi sono stati a Lampedusa per registrare, schedare fotografare i sopravvissuti e ricattare le famiglie in Eritrea. La realtà tragica è che qualora le salme venissero rimpatriate e le famiglie volessero accogliere, ciò equivarrebbe ad una autodenuncia con tutte le conseguenze del caso. Ecco, quando ci verranno propinate immagini di circostanza, con ministri ed autorità con il volto addolorato, ricordiamocela la realtà 

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