giovedì 3 ottobre 2013

Un canale umanitario nel Mediterraneo

Il Presidente della Repubblica non si smentisce. Di fronte all'ennesima tragedia del mare si appella all'Europa affinché si investa di più nel programma Frontex, e nel pattugliamento delle coste. Ossia nella blindatura delle frontiere piuttosto che nella radicale revisione delle politiche di contrasto all'immigrazione verso un' approccio che metta al centro la dignità della persona, ed i suoi diritti. Non motovedette, ma canali umanitari, e tutela della sicurezza umana di chi attraversa il mare in cerca di un futuro migliore e non delle frontiere per un Mediterraneo mare aperto di vita e non di morte. Ma a questo paese, il fatto che quelle centinaia di disperati venissero dall'Eritrea e dalla Somalia proprio non dice nulla?

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