giovedì 12 novembre 2015

Oltre il debito, la vera svolta democratica per l'Europa

Come superare l'attuale modello di 'governance' europea riaffermato nei fatti dal recente 'documento dei 5 presidenti' ? . Se dovessi calzare nuovamente il mio cappello di "attivista" altermondialista, che in realtà non ho mai dismesso, credo che questa possa essere una buona occasione per ragionare assieme su possibili iniziative da mettere in campo e da proporre anche oltreconfine. In quest'ottica credo che si debba partire da un importante atto di 'rottura' che a mio parere potrebbe assumere la forma dell'autoconvocazione di una conferenza europea sul debito, ancor più importante ora con la possibile svolta a sinistra in Portogallo. Insomma una conferenza delle forze di sinistra ed ecologiste e dei movimenti sociali che metta in seria discussione il debito e le sue conseguenze. Eppoi credo sia necessario immaginare un uso 'creativo' del diritto, e lavorare ad un'azione collettiva contro la troika e gli organismi della 'governance' europea presso la Corte europea dei diritti dell'uomo. Esiste un importantissimo precedente con la recente risoluzione dell'Assemblea Generale ONU su debito e diritti umani riguardante l'Argentina ed anche il lavoro svolto dal Consiglio ONU sui Diritti Umani, che propone procedure di insolvenza ed arbitrato democratico e trasparente sul debito, come alternativa "politica" ai modelli di "governance" finanziaria illegittimi. Questo atto di rottura assumerebbe in sé un carattere "costituente" in quanto metterebbe in crisi l'assetto di governance attuale, e collocherebbe la discussione sul nuovo assetto democratico dell'Europa nel quadro del diritto e dei diritti, e nelle mani dei cittadini e cittadine.
Ultimo ma non da meno, declinare la svolta democratica in termini di 'democrazia reale' e cittadinanza transnazionale e di 'buen vivir' attraverso la trasformazione radicale del paradigma di sviluppo. Anche attraverso questi canali si ricostruisce la democrazia reale, democrazia ecologica e democrazia della cittadinanza universale. Tre atti di rottura quindi, che hanno a che vedere in un modo o nell'altro con il debito: quello finanziario che accumula debito sociale ed ecologico, quello storico relativo alle conseguenze delle politiche neocoloniali dell'Europa, e quello ecologico e climatico, nuova frontiera per la costruzione di un'alternativa di vita e società. A casa nostra questo cosa significa? Da una parte il contrasto alla legge di stabilita' dall'altra sostegno a pratiche di mutualismo dal basso e accoglienza ai migranti ad esempio e forte sostegno ai referendum e mobilitazioni no triv e no oil.  

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